Stress

Lo stress è una modalità di risposta dell’organismo a eventi e stimoli che richiedono una forte attivazione per essere fronteggiati. Ma se lo “stress positivo” (eustress) aiuta a concentrare le energie per affrontare le sfide, quello patologico (distress) impedisce di sostenerle e gestirle, finendo per logorare mentalmente, emotivamente e fisicamente.

Con un intervento mirato puoi:

– capire come reagiscono la tua mente e il tuo corpo alle situazioni stressanti
– acquisire utili tecniche di rilassamento
– aumentare l’autostima e la fiducia in te stesso
– imparare a organizzare i tempi e gli spazi di vita in modo da evitare il sovraccarico

Approfondisci:

Sono previsti laboratori di gestione dello stress e di valorizzazione delle emozioni

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Percezione dello stress

Eventi ritenuti stressanti per qualcuno, per esempio un impegno di lavoro, possono essere stimolanti per altri: la percezione dello stress è soggettiva. Si possono percepire come stressanti eventi tristi, come un lutto, e persino eventi piacevoli, per esempio la nascita di un bambino. Ci si può sentire stressati per fattori ambientali, come vivere in un luogo non consono ai propri bisogni, o lavorativi, come una responsabilità eccessiva rispetto alle proprie competenze. Anche parlare in pubblico, rievocare un brutto ricordo o scoprire di essere malati può essere una situazione stressante. E il corpo reagisce in tanti modi: si prova ansia, irritabilità o rabbia, forte tensione muscolare, aumento dei battiti cardiaci, agitazione, vulnerabilità, insonnia e disordini intestinali. Quando tutto questo non è più episodico ma cronico la serenità è compromessa.

Lo stress patologico può derivare sia da situazioni emotivamente difficili da gestire sia da singoli eventi traumatici il cui effetto spiacevole perdura nel tempo.

Disturbo post-traumatico da stress

Eventi traumatici estremi, come possibilità di morte e di ferimento grave di sé stessi o di una persona amata, possono provocare fortissime reazioni di ansia e reazioni, quali:

  • sintomi dissociativi (per esempio distacco, stordimento, amnesia dissociativa)
  • fleshback, ossia il continuo rivivere l’evento traumatico tramite immagini, percezioni o pensieri, sogni spiacevoli e, in casi più gravi, allucinazioni
  • sintomatologia ansiosa e/o aumento dello stato di attivazione/eccitazione di base (arousal): disturbi del sonno, incubi, ipervigilanza, difficoltà attentive e di concentrazione

Questo tipo di disturbo comporta la presenza di significativi segni di ansia post-traumatici che persistono per più di un mese.

Disturbo da stress acuto

Il disturbo da stress acuto implica la stessa sintomatologia del disturbo post-traumatico da stress.  A differenza del disturbo post-traumatico, tuttavia, la problematica tendenzialmente si risolve nell’arco di un mese. 

Disturbo dell’adattamento

Si ha un disturbo dell’adattamento quando, dopo essere stati esposti a una o più fonti di stress, non si riesce ad “adattarsi” all’esperienza vissuta e si sviluppa invece una risposta anomala sia a livello di emozioni sia a livello di comportamenti.

Le esperienze stressanti possono essere singole, per esempio la fine di una relazione o la perdita del proprio lavoro, e molteplici, dai problemi finanziari a quelli della vita di coppia.

Disturbo da stress lavoro-correlato

Lo stress si definisce lavoro-correlato quando deriva da particolari stimoli dell’ambiente lavorativo, come richieste e oneri eccessivi, responsabilità sbilanciate, rigidità o ripetitività dei compiti, conflitti interpersonali, lavoro notturno, fattori ambientali disturbanti. Il disturbo può presentarsi con manifestazioni emozionali come ansia, irritabilità e attacchi di panico, o comportamentali come disturbi alimentari o del sonno, difficoltà interpersonali e aggressività, ma anche psicosomatici, cioè con malessere e cefalea.

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