Schizofrenia e disturbi psicotici

L’equilibrio tra il nostro “mondo interno” e il “mondo esterno” è dinamico. Quando si altera, si possono presentare i disturbi psicotici, caratterizzati da perdita di contatto con la realtà, alterazioni della forma del pensiero e conseguente disorganizzazione del comportamento.

Con un intervento mirato di psicoterapia e un adeguato sostegno farmacologico puoi:

– prevenire la ricomparsa dei sintomi tipici del disturbo
– ridurre la frequenza e la gravità degli episodi psicotici
– apprendere tecniche di autogestione della malattia
– recuperare la tua dimensione psicosociale

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Psicosi

La psicosi è un’alterazione dell’equilibrio tra il nostro “mondo interno” e il “mondo esterno”. Non c’è un criterio unico per definire quale sia il “mondo esterno”, ma spesso è possibile trovare un punto di accordo tra due o più persone sul significato di un evento o di un oggetto del pensiero. 

I disturbi psicotici sono caratterizzati dalla perdita di contatto con la realtà, da alterazioni della forma del pensiero e da disorganizzazione del comportamento e dell’azione. Soggettivamente si può provare distacco, difficoltà a sentire e a mantenere relazioni intime, disagio e irrequietezza. Dall’esterno si potrebbe riscontrare una difficoltà o una alterazione nel contatto con la realtà, disturbi del pensiero, quali deliri e allucinazioni.

Queste alterazioni posso essere momentanee (molti individui possono sperimentare sintomi di ordine psicotico almeno una volta nel corso della vita) o durare per un certo periodo. Spesso sono sintomi della difficoltà di elaborare una situazione o di un cambio radicale delle condizioni di vita. A volte si protraggono nel corso del tempo, delineando un quadro cronico.

Le caratteristiche dei disturbi psicotici sono:

  • Allucinazioni: esperienze percettive che si verificano in assenza di uno stimolo esterno.
  • Pensiero ed eloquio disorganizzato: difficoltà a tenere il filo del discorso, passare da un argomento all’altro, fino all’incapacità di formulare un discorso di senso compiuto.
  • Disorganizzazione del movimento: blocco totale dei movimenti o aumento incontrollato di essi, in assenza di coordinazione e incapacità di comportamento finalizzato.
  • Alterazioni dell’affettività: ritiro e distacco dalle relazioni, incapacità di provare sentimenti, indifferenza verso ogni cosa.

Di seguito, i principali disturbi psicotici o dello spettro della schizofrenia.

Disturbo delirante

È caratterizzato dalla presenza di un delirio in assenza di altri sintomi psicotici. Il delirio è caratterizzato da una visione della realtà fissa e immutabile (cioè, che non cambia a scapito di ogni evidenza) e può essere di diverso contenuto: di grandezza, di persecuzione, di gelosia. Di solito c’è un delirio prevalente, ma può essercene più di uno.  A parte il delirio, il funzionamento dell’individuo non risulta compromesso.

Disturbo schizotipico

È un disagio acuto nelle relazioni affettive, distorsioni cognitive ed eccentricità nel comportamento.

Disturbo psicotico breve

Deliri e/o allucinazioni, eloquio disorganizzato e comportamento catatonico che durano almeno un giorno ma meno di un mese.

Disturbo schizofreniforme

Ha un quadro sintomatologico simile alla schizofrenia (solo sintomi positivi, quali allucinazioni, deliri, eloquio disorganizzato), ma la durata può variare da un mese fino a un massimo di sei mesi.

Disturbo schizoaffettivo

È caratterizzato dalla presenza di disturbi dell’umore (depressione o disturbo bipolare associati a sintomi positivi della schizofrenia come deliri e allucinazioni).

Schizofrenia

In questo caso, il quadro è stabile e dura da oltre sei mesi, con alternanza di sintomi positivi (deliri, allucinazioni), negativi (alterazioni dell’umore, ritiro dalle relazioni sociali) e grave disorganizzazione del comportamento, con importanti ricadute negative sul piano sociale e lavorativo dell’individuo.

Catatonia

Condizione clinica caratterizzata principalmente da grave disturbo psicomotorio (per esempio inibizione o eccessiva e peculiare attività motoria; distacco durante le interazioni).

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