Dipendenze internet correlate e digital mediate

La pervasività dei nuovi strumenti tecnologici ha cambiato la nostra quotidianità, offrendo nuove e inimmaginabili opportunità. L’utilizzo del digitale, tuttavia, rischia di diventare un’ossessione e minare il tuo benessere, diventando l’unico o il prevalente scenario di vita e impoverendo tutti gli altri.  

Con un intervento mirato puoi:

“abitare” responsabilmente e in modo sano il tuo spazio virtuale
godere delle comodità della rete senza compromettere il tuo benessere fisico, emotivo e relazionale
gestire le emozioni che scatenano la dipendenza

Approfondisci:

Sono previsti laboratori di (ri)educazione al corretto uso delle nuove tecnologie

I nostri percorsi prevedono protocolli specifici e personalizzati; si basano su un approccio multidisciplinare e sono validati con il supporto della ricerca scientifica

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Dipendenza da internet

Chi è in una condizione di “Internet Addiction Disorder” (IAD) prova un forte, insistente e improrogabile desiderio di connetterti sempre al web. Aumenta progressivamente il tempo online tanto da compromettere la vita reale: si perdono le amicizie, si trascura la cura del tuo corpo, le attività sportive e sociali, si rischia di essere licenziati dal lavoro o restare indietro negli studi. Se non ci si può connettere si diventa irritabili, si provano stati di agitazione, depressione e persino scompensi psicotici.

Dipendenza da giochi di ruolo on line

Giocare simultaneamente con altri utenti è coinvolgente perché consente di nascondere la propria identità e di costruire personaggi con i quali identificarsi. Ma se diventa ossessione scatta la dipendenza (MUD dipendenza). Il gioco può svilupparsi all’infinito, secondo trame, livelli, intrecci successivi: questo è uno degli elementi che può tenere legati al computer per non vanificare gli sforzi compiuti per far “avanzare”gli avatar. Non riuscire a interrompere il gioco per periodi prolungati, compromettendo altri ambiti importanti della propria vita (per esempio relazioni, altri interessi, studio, lavoro), può essere indice di dipendenza.

Dipendenza da sovraccarico di informazioni

Cade in questa dipendenza (information overloading) chi è continuamente alla ricerca di informazioni impiegando ore e ore di navigazione. Salta da un sito all’altro (web surfing) e passa in rassegna dati su dati, siti di news e informazioni. Cercare notizie in rete può diventare un loop senza fine, un labirinto senza via di uscita.

Trading online

Il trading online permette di effettuare transazioni attraverso Internet e quindi di visionare in continuazione le operazioni del mondo della Borsa. Le operazioni di acquisto e vendita di azioni, online, sono molto veloci e questo permette intervenire sui principali mercati mondiali in modo istantaneo e con un’estrema semplificazione. Senza mai riuscire a smettere.

Dipendenza da cyber pornografia

È la ricerca spasmodica di materiale pornografico in rete (immagini, giochi e film), da collezionare o scambiare con altri. Senza alcuna interattività: da soli davanti allo schermo. Chi entra in questa morsa tende a mantenere per molte ore il livello di eccitazione, ricorrendo all’autoerotismo per far calare e liberare l’eccessiva tensione, la rabbia, lo stress e dimenticare i problemi. È a questo punto che subentrano la repulsione, il disagio, il malessere per gli stimoli pornografici e la sensazione di essere schiavi di un meccanismo che toglie la libertà.

Dipendenza da cyber sex

La dipendenza dal sesso virtuale è la ricerca ossessivo – compulsiva di un legame o di un’attività sessuale con un’altra persona: visionare e scaricare materiale pornografico in contemporanea alla masturbazione, incontrare altre persone in chat erotiche, scambiare e-mail o annunci per incontrare partner sessuali, impegnarsi online in relazioni amorose interattive, spesso con masturbazione in contemporanea e in video.

Dipendenza da social network

Internet e le reti sociali consentono di rispondere al bisogno di amicizie e di ampliare le relazioni in un’epoca storica in cui gli spazi di aggregazione esterni (cortili, piazze, strade…) si sono ridotti. I social network permettono la creazione di uno spazio di incontro in cui condividere interessi e relazionarsi con gli altri, ma spesso rischiano di diventare l’unico luogo in cui gestire la propria identità, combattere la solitudine, essere ascoltati e poter parlare.

Dipendenza da smartphone

Da quando lo smartphone è entrato nella vita quotidiana non si può più farne a meno: le app permettono di svolgere online praticamente qualunque attività e i programmi di messaggistica istantanea consentono di essere costantemente collegati con tutti. Tuttavia, un utilizzo dei dispositivi non più critico e controllato, che si traduce in una ridotta possibilità di scelta e di definizone di spazi e tempi di vita personali, può essere indice di un assetto di dipendenza da smartphone.

Il gioco d’azzardo patologico

Non si gioca più per il guadagno materiale, ma per il piacere che deriva dal giocare. La perdita di controllo e la pervasività del gioco comportano il deterioramento dei rapporti affettivi, sociali e lavorativi. Si può giocare in maniera regolare o occasionale ma in genere si tende ad aumentare la frequenza delle puntate, l’entità delle somme e quindi la dedizione al gioco e la ricerca di denaro, portando all’allontanamento dalla famiglia, alla solitudine e spesso anche a problemi legali.

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